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Lo stop di Fontanini: niente festa islamica «Disturba i cittadini, non è il luogo adatto»

Pubblicato il 01/08/2019 - Messaggero Veneto

La replica dei presidenti delle tre associazioni musulmane: «Non facciamo polemica, speriamo ci sia un’altra occasione»

Niente festa islamica a Udine. La giunta Fontanini ha negato il via libera all’evento di via della Rosta per la serata di domenica 18 agosto, giornata scelta dalle tre associazioni musulmane della città per celebrare la pacifica convivenza tra culture ed etnie diverse.

È stato lo stesso primo cittadino, nel corso della consueta conferenza stampa post giunta, ieri a palazzo D’Aronco, a spiegare la ragioni di questa scelta, destinata a far discutere. «Riteniamo tale richiesta non accoglibile soprattutto per ragioni di sicurezza, vista la vicinanza con il cantiere di via Aquileia – afferma –. Senza contare che in via della Rosta ci sono molte unità residenziali, e organizzare una cena all’aperto dalle 20 di domenica 18 agosto alle 3 del mattino seguente, non ci pare opportuno: potrebbe arrecare disturbo alla quiete pubblica. Non è il luogo adatto, se vogliono ritrovarsi propongano un altro spazio».

Una decisione che può suonare come uno sgarbo alla comunità islamica di Udine, che per la prima volta si era ritrovata unita (sono tre le realtà presenti in città, in via Marano, in via San Rocco e, appunto, in via della Rosta) promuovendo un unico evento, a cui era stata espressamente richiesta la presenza del sindaco Pietro Fontanini.

La serata prevedeva una cena in strada anticipata da una tavola rotonda condotta dal sociologo Marco Orioles. La lettera di invito rivolta al primo cittadino è stata firmata dai responsabili delle tre associazioni islamiche, Hossain Shahdat presidente de “I pacifici di Udine” di via della Rosta, Abd Elkarim Achbani presidente di “Misericordia e solidarietà” di via Marano e Alessandro Spartà, presidente di “Al Salam” di via San Rocco. «Accettiamo la decisione del sindaco, di certo conosce meglio di noi la situazione della viabilità cittadina – commenta Hossain Shahdat –. Se ha avanzato un problema di sicurezza per la vicinanza del cantiere, sarà così. Non faremo polemiche, augurandoci che ci possa essere un’altra occasione per far dialogare le tre comunità islamiche della città con la sua amministrazione».

Una decisione, quella della giunta Fontanini, comunicata non solo dal sindaco, ma anche dall’assessore Maurizio Franz, che si dimostra in linea con le posizioni assunte dalla Lega a livello nazionale. Nonostante nessuno dei due amministratori lo dica espressamente. «La festa islamica non può essere autorizzata per motivi di sicurezza legati alla concomitanza con il cantiere di via Aquileia», chiude Franz.

La comunità islamica ha invitato Fontanini non solo all’evento del 18 agosto, ma anche alle celebrazioni della Festa islamica del Sacrificio (Eid al-Adha), che cadrà tra l’11 e il 12 agosto. In quell’occasione si terrà un momento di preghiera davanti a migliaia di fedeli musulmani residenti in città e in provincia. È stato chiesto a Fontanini di portare un suo saluto. Non si sa se, questa volta, il primo cittadino accetterà di partecipare.—

Alessandro Cesare

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