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Legge islamica e strette di mano proibite: scandalo Khatami

Nel maggio del 2007, l’ex presidente della Repubblica islamica dell’Iran Mohammed Khatami tiene una conferenza a Udine. Alla fine, com’è consuetudine, si intrattiene col pubblico osannante. E stringe mani. Marco Orioles riprende tutto e carica i filmati su YouTube. Un mese dopo, qualcuno se ne accorge in Iran. E scorge un gesto proibito dalla legge islamica: Khatami stringe le mani a delle donne, per giunta infedeli e scollacciate. È subito scandalo, in Iran e nel mondo intero. Per Khatami, che inizialmente nega, è bufera: gli ultrà conservatori lo accusano di dissacrare l’islam e infangare l’abito talare. Dopo accese manifestazioni di piazza, un gruppo di studenti sporge denuncia al tribunale del clero e chiede la sconsacrazione del reo. Ma qualcuno, nel paese, ritiene che il video sia un falso, altri pensano che Khatami sia caduto nella trappola tesa dalla CIA e dai neocon americani, che avrebbero assoldato il cineamatore udinese per diffamare l’Iran e l’islam. La storia dello Handshakegate è stata raccontata dallo stesso cineamatore, il sociologo dell’Università di Udine Marco Orioles, nel libro “Khatami in Italia. Dialogo con stretta di mano” (Campanotto editore)

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