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Come zampilla il petrolio in Iran

Pubblicato il 19/07/2020 - Start Magazine

Petrolio dell’Iran: fatti, numeri e scenari

L’ultimo a rivendicare i sacrosanti diritti della nazione iraniana è stato il ministro del Petrolio Bijan Zanganeh. “Non ci arrenderemo in nessun caso (alle sanzioni Usa) poiché dobbiamo essere in grado di entrare con forza nel mercato e rilanciare la nostra quota”, ha detto Zanganeh nei giorni durante un incontro tra la National iranian oil company (Nioc) e un’altra società iraniana, la Persia Oil and Gas.

Ma la realtà, fotografata impietosamente da un lancio Reuters, è decisamente un’altra: la produzione di energia in Iran ha toccato i minimi storici degli ultimi 40 anni e il petrolio disponibile che Teheran non può vendere a causa delle sanzioni sta saturando i depositi e le petroliere ancorate al largo delle coste iraniane.

Secondo gli analisti di FGE, il totale della produzione di petrolio della Repubblica islamica è scesa a 3,1 milioni di barili al giorno tra marzo e giugno, ed è destinato a scendere di ulteriori 100 mila barili nel mese corrente.

Di questa produzione, 1,9 milioni di baroli erano costituiti da greggio: e anche in questo caso i dati OPEC mostrano come siamo di fronte al livello minimo dal 1981, ossia un livello di produzione pari alla metà di quanto era nel 2018.

Le conseguenze si possono vedere anche nel lavoro delle raffinerie, che nel mese di maggio hanno lavorato 100 mila barili di petrolio in meno rispetto ai livelli di aprile, quando erano 1,5 milioni, e ben 400 mila in meno rispetto al mese di febbraio.

Ma la vera nota dolente riguarda l’export, che secondo i dati Kpler è stato di appena 100 mila barili di petrolio al giorno nel mese di maggio. Una stima abbastanza diversa da quella di FGE, che parla di 210 mila barili.

Il risultato di questa situazione trova riscontro nella enorme quantità di petrolio onshore presente attualmente in Iran. Secondo FGE Energy, stiamo parlando di 63 milioni di barili rispetto ai 15 del mese di gennaio, o di 66 secondo la stima di Kpler. Si tratta in ogni caso di più dell’80% delle capacità di stoccaggio della Repubblica Islamica.

Per far fronte a questa situazione, le autorità iraniane non hanno potuto far altro che riempire fino all’orlo le proprie maxipetroliere dalla capacitò di 2 milioni di barili.  Secondo Refinitiv, al largo dell’Iran in questo momento stanno galleggiando 56,5 milioni di barili di petrolio.

E come ha ammesso a Reuters il portavoce della compagnia NORDEN, questa situazione è destinata a non cambiare, se non a peggiorare, se l’Iran non piazzerà sul mercato la sua produzione e quelle petroliere non raggiungeranno qualche destinazione utile.

energiaIranIranStart Magazine
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