Insolite code alle macellerie di Borgo Stazione che vendono carne halal segnalavano già nei giorni scorsi l’approssimarsi della Festa del Sacrificio (Eid al-Adha), una delle due solennità islamiche che è stata celebrata ieri con un grande raduno iniziato alle 8.30 presso l’Ente Fiera un cui padiglione è stato preso in affitto per l’occasione dai quattro centri islamici della città. Erano almeno 2.500 i musulmani di tutte le provenienze ed età, un quarto dei quali donne e bambini, che hanno partecipato alla preghiera rituale per poi ascoltare il sermone dell’imam del centro dei Pacifici di Udine di via della Rosta, il bengalese Fahim. Un discorso in arabo, poi tradotto in italiano dal portavoce del Centro “Al Salam” di via S. Rocco Bouraoui Slatni, in cui sono stati ricordati i valori essenziali al centro di questa ricorrenza: la necessità di essere uniti in una piena fratellanza nel nome della fede a prescindere dalle rispettive appartenenze, l’importanza di riconciliarsi in caso di incomprensioni oltre a quello di testimoniare amicizia anche nei confronti di chi non professa l’Islam. Al termine della celebrazione, durata oltre un’ora, è scattato contagioso il rito degli auguri scanditi da calorosi abbracci e fraterni baci. La folla si è quindi lentamente avviata verso il parcheggio per raggiungere le proprie abitazioni dove soprattutto le donne si sono dedicate ai preparativi per il tradizionale pranzo in famiglia. E qui ritorniamo alle macellerie, che seguendo le prenotazioni ricevute hanno venduto, come da millenaria usanza, ingenti quantitativi di carne (principalmente ovina e bovina) destinata ad essere preparata con una grande varietà di ricette che rispecchiano le tante tradizioni della variegata comunità islamica udinese. Come spiega il bengalese Mohammed Almash, titolare del mini-market “Al-Madina” di via della Rosta, l’acquisto della carne è stato effettuato osservando precise regole dettate dalla legge islamica (shari’a): la macellazione dell’animale doveva avvenire a preghiera conclusa ed essere effettuata secondo la legge nei macelli autorizzati, seguendo il cosiddetto sacrificio rituale che molte polemiche suscita soprattutto tra gli animalisti. Ogni famiglia ha quindi dovuto attendere diverse ore per l’arrivo e il successivo acquisto di carne sufficiente per ottemperare al dovere di destinarne una parte ai consumi familiari, un’altra a congiunti e amici e quella restante ai bisognosi. Il mini-market di Almash ha prenotato per questa occasione la carne di sei pecore e sei agnelli, con una spesa prevista per famiglia compresa tra i 150 e i 200 euro.
Marco Orioles