L’Università di Bologna agli inizi del mese di dicembre ha ospitato, nell’aula Giorgio Prodi, la presentazione della versione italiana del libro dell’imam Abdessalam Yassine “Islam e Modernità, per una comprensione reciproca”, in occasione del terzo anniversario dalla scomparsa dell’autore.
L’imam Yassine, una figura centrale del pensiero musulmano contemporaneo e un attento studioso del pensiero occidentale moderno e antico, offre con questa opera, scritta originariamente in lingua francese, un prezioso contributo alla riflessione sulle relazioni e le interazioni tra l’Islam e la modernità.
L’autore, annunciando lo scopo del suo testo, dice: “ Continueremo la nostra ricerca di una comprensione reciproca lungo tutto questo libro che contribuirà, spero, a gettare le fondamenta per un dialogo tra due mondi: quello della modernità e quello dell’Islam”.
A presentare il volume: Anna Laura Tromebetti, direttrice del Centro interdipartimentale per le scienze dell’Islam dell’università di Bologna (CISDI); Ahmed Rahmani, direttore del centro studi sulla modernità di Parigi; Marco Orioles, sociologo dell’università di Udine e Brahim Baya, studioso di scienze politiche e traduttore del testo.
“I Cristiani cercano il dialogo con i musulmani e dichiarano, dal Concilio Vaticano II, che è il momento di voltare pagina e inaugurare una nuova era di comprensione e di cooperazione con l’Islam; ad eccezione della controversia teologica che non ci condurrà da nessuna parte, la cooperazione con loro è la benvenuta” – si legge in un passo tratto dal libro “ Islam e modernità” alla pagina 107.
E ancora il pensiero dell’imam Abdessalam Yassine si manifesta con chiarezza in queste parole: “ Se evitiamo, come il Corano ci consiglia, il pomo della discordia che è la controversia teologica, potremmo, come persone di buona volontà, cooperare in vista di un futuro migliore per l’umanità. Se i nostri cieli non sono dello stesso colore, la nostra terra è la stessa, e su di essa ci aspettano dei problemi urgenti: la miseria materiale e morale, la distruzione della biosfera, la sorte dei bambini e delle minoranze, le guerre e molte altri malori dell’umanità. Arriveremo forse insieme a istituire in ogni angolo, per ogni popolo, per ogni essere umano, per ogni creatura vivente, la carità universale, la pace nel mondo e l’amore per il prossimo; tutte virtù che la nostra Via e il vostro Libro insegnano e raccomandano. Il santo Profeta Muhammad, la grazia e la pace siano su di lui, non ha accolto egli i discepoli di Gesù, la pace e la grazia su Gesù, venuti da Najran? Egli li ha fatti alloggiare nella sua moschea, luogo santissimo, dove si intrattenne con loro. Nel nostro Libro sacro si leggono e si leggeranno, fino alla fine dei giorni, i versetti che suggeriscono di nutrire buone disposizioni nei confronti di coloro che si dicono cristiani”.