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Le città di domani e la questione migranti al centro del Future Forum

Pubblicato il 27/10/2014 - Euroregione News

Il primo appuntamento della giornata odierna del Future Forum è previsto per le 11 alla Sala dell’Economia della Camera di Commercio, assieme ad Alastair Donald, direttore associato del Future Cities Project e project director del padiglione inglese della Biennale di Architettura 2014 di Venezia. Si discuterà del bisogno di ripensare i paradigmi dell’architettura, ponendo al centro del dibattito l’uomo e accettando la sfida della sovrappopolazione come occasione per immaginare in modo nuovo le città di domani. Metà della popolazione mondiale è urbanizzata, ed è necessario che ogni progetto urbano possa essere innanzitutto un luogo intriso di umanità, di vitalità, non solo un incrocio di forme e materiali. Solo così si potranno evitare periferie degradate e degradanti, ecomostri, barriere che dividono i cittadini, per giungere a una città che incarni ideali alti a partire dalla sue fondamenta di cemento e ferro.

Alle 17, in Sala Valduga, l’incontro “Tra l’Italia e il nulla: il tesoro nascosto delle economie escluse”. Al centro del dibattito la tematica dell’immigrazione, nello specifico per quello che riguarda il ruolo sociale ed economico che potranno ritagliarsi i migranti in questo tempo di crisi, come gestire il rapporto fra le realtà economiche indigene e quelle immigrate sul nostro territorio, alla ricerca di un passaggio fondamentale per un futuro di reale integrazione socio economica. Se ne parla con Sergio Arzeni, direttore del Dipartimento per l’imprenditorialità, le pmi e lo sviluppo locale dell’Ocse, Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Udine, Jay Mitra, direttore dell’International Centre for entrepreneurship research dell’Essex Business School e Marco Orioles, ricercatore in sociologia all’Università di Udine.

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