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“Udine bellissima”, il film che racconta i luoghi simbolo ad un richiedente asilo

Pubblicato il 30/05/2021 - Messaggero Veneto

Metti un architetto, Amerigo Cherici, autore del libro Udine bellissima (edizioni L’Orto della Cultura) e fine interprete dell’identità urbana e architettonica della città. Aggiungici un giovane richiedente asilo, Wajid Abbasi, desideroso di conoscere la storia della città che lo ha accolto. Al resto ci ha pensato il sociologo, giornalista e videomaker udinese Marco Orioles che, con la sua telecamera, ha accompagnato la singolare coppia inei luoghi chiave di Udine. Il risultato è un documentario di 49 minuti intitolato Udine bellissima che si configura come un viaggio alla scoperta delle fasi di sviluppo dell’originale bellezza di Udine. “Ho voluto che Abbasi partecipasse a questo lavoro”, sottolinea Orioles, “per la sua identità di Youtuber di crescente popolarità tra i richiedenti asilo residenti in Friuli oltre che nel paese di origine. Accettando di interpretare l’intervistatore che sollecita il suo interlocutore, in questo caso Cherici, a soddisfare le proprie curiosità sui siti e sui monumenti incontrati durante le varie soste che scandiscono l’itinerario, Wajid si trasforma  in un ponte di conoscenza tra differenti popoli. In fondo – prosegue Orioles – il nostro lavoro si rivelerà, spero, anche un potente veicolo di integrazione incentrato sulla storia della nostra splendida città”. È una narrazione, quella del documentario, che si snoda dal colle del Castello, matrice dell’insediamento originario della città, e si estende poi lungo tutto il centro storico udinese, dove la coppia Abbasi-Cherici compie più tappe in corrispondenza dei luoghi più significativi. lI dialogo itinerante tra l’ingenuo Wajid e l’esperto architetto permette allo spettatore di cogliere – nelle parole di Cherici – come “Udine, città che conserva ancora il suo impianto medievale creato sotto il Patriarcato, sia dotata di particolari caratteristiche che la rendono unica nel panorama delle città di pari dimensioni del Nordest. Le conoscenze e i dettagli storici che ho voluto trasmettere durante le riprese si associano a un set di immagini particolarmente suggestive dei principali luoghi del centro storico, facendo risaltare il ruolo esemplare di Udine nella storia urbana italiana ed europea che non è stato adeguatamente colto nel dibattito tra gli esperti. L’intenzione del documentario – aggiunge Cherici – è quella di dare, nella forma dell’audiovisivo, un contributo vivace e dinamico che stimoli l’attenzione dei cittadini, inclusi quelli di recente arrivo, verso l’identità autentica della propria città”. Le riprese sono impreziosite da una frizzante colonna sonora composta da brani del genere jazz manouche, che non è l’unico tocco stilistico che Orioles ha voluto imprimere all’opera, senz’altro originale nel panorama dei documentari sulla città. Il video sarà oggetto di varie proiezioni e sarà presto disponibile per la visione integrale nel profilo Facebook e nel canale YouTube di Marco Orioles

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