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Il Ramadan ai tempi della pandemia: presenze in calo al centro islamico

Pubblicato il 12/05/2021 - Messaggero Veneto

In città non ce se ne accorge, ma ci sono circa 5.000 cittadini di religione musulmana che stanno vivendo quello che per loro è il periodo più sacro dell’anno: il mese di Ramadan. Al centro islamico “I Pacifici di Udine” con sede in via della Rosta, punto di riferimento della comunità bengalese e di tutti i musulmani che gravitano intorno a Borgo Stazione, stanno trascorrendo questo periodo eccezionale con le stesse attenzioni di tutti per le regole di prevenzione contro la pandemia. “Quello che abbiamo registrato – osserva il presidente del sodalizio Shahdat Hossain – è che viene poca gente, perché hanno paura degli assembramenti, anche se noi nella sala di preghiera osserviamo tutte le norme anti-Covid, a partire dal distanziamento tra i fedeli.”. L’eccezione è il venerdì, giorno della preghiera congregazionale, quando davanti all’ingresso del Centro si presentano più persone del solito. “ Il venerdì è diverso – sottolinea Hossain – perché viene molta più gente, ma siamo costretti a lasciarne molta fuori in quanto, per rispettare la normativa sugli spazi, non possiamo accogliere oltre le 70 persone a fronte di una capienza normale di 150”. Tra mille difficoltà il mese di Ramadan è ormai inoltrato: ma qual è il significato di questa ricorrenza religiosa? “Quello del Ramadan – precisa Hossain – è un periodo fondamentale per il musulmano perché tutti i sacrifici che accetta di fare in questa fase, come il digiuno, comportano di ricevere una ricompensa molto più grande nel giorno del giudizio.  Il Ramadan è molto importante anche perché, digiunando tutti, il ricco diventa uguale al povero. Non solo ma, in base alla Zakat (elemosina rituale), il ricco è tenuto a dare alla fine del mese il 2,5 per cento di quanto guadagna ai poveri. Siamo noi della moschea che provvediamo alla raccolta del denaro e a distribuirlo secondo le necessità”. La solennità del momento è tale che l’Arcivescovo di Udine Mons. Andrea Bruno Mazzoccato ha voluto rivolgere un augurio particolare alla comunità dei musulmani udinesi. Cosa ne pensa Hossain di questo gesto di amicizia? “Lo ringraziamo con tutto il cuore e ci auguriamo, così come due anni fa lo invitammo nella sede della nostra associazione, che possa finalmente trovare l’occasione per venire a trovarci e conoscerci”. L’invito è aperto anche al Comune, nonostante due anni fa l’Amministrazione non autorizzò a sorpresa la festa organizzata dai “Pacifici di Udine”? “L’invito è sempre aperto – risponde sicuro Hossain -. Accoglieremo volentieri il Sindaco o un rappresentante del Comune e lo faremo a braccia aperte proprio come facciamo con tutti i gruppi che vengono a visitarci e in occasione dei vari incontri che organizziamo. Per noi è fondamentale, poiché viviamo in questo Paese e i nostri figli vanno a scuola qui integrarci e scoprire la cultura del territorio ”.

IslamMessaggero VenetoMusulmani in FvgUdine
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