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Il libro sull’apartheid femminile nei paesi islamici si presenta alla Friuli

Pubblicato il 08/02/2024 - Messaggero Veneto

Alla presentazione del libro di Taher Djafarizad con Furi Honsell e Isabella De Monte, 9 febbraio 2024
Alla presentazione del libro di Taher Djafarizad con Furi Honsell e Isabella De Monte, 9 febbraio 2024

Le bambine e le ragazze cui in Afghanistan è negato il diritto di andare a scuola, ma anche le donne iraniane di tutte le età cui il regime impone il diktat del velo obbligatorio. Sono due manifestazioni di quel cosiddetto “apartheid femminile” che caratterizza questi Paesi e che verrà descritto nel dettaglio venerdì alle 18 alla Libreria Friuli di via dei Rizzani 1 a Udine dall’attivista per i diritti umani Taher Djafarizad. Il suo nuovo libro, intitolato proprio “Apartheid femminile nei Paesi islamici in cui vige la Saaria”, è il frutto del lunghissimo impegno civile di questo commerciante arrivato a Pordenone dopo la rivoluzione che nel 1979 ha cacciato lo Shah e instaurato quella Repubblica islamica la cui draconiana legislazione si dice ispirata a Dio ma riflette in realtà una volontà di dominio dell’uomo sulla donna. Oltre a una analisi di norme, editti e interdizioni che limitano fortemente i diritti e le libertà delle donne in quei Paesi, Djafarizad – che è anche il presidente dell’Associazione NedaDay che ha condotto battaglie contro il fenomeno delle spose bambine – racconterà anche della coraggiosa lotta di quelle donne che in Iran stanno sfidando il sopruso del velo con manifestazioni e gesti di sfida come il farsi ritrarre coi capelli al vento in foto rilanciate sui social a proprio rischio e pericolo. Ad affiancare l’Autore ci saranno il consigliere regionale Furio Honsell, il sociologo udinese Marco Orioles nei cui libri questi temi sono ricorrenti e quella deputata di Italia Viva Isabella De Monte che insieme a due colleghi ha appena ricevuto una delirante lettera di recriminazioni dell’ambasciatore di Teheran a Roma irritato  per il loro intervento in aula di denuncia dell’impiccagione avvenuta a dicembre di Samira Sabzian, l’ex sposa bambina che aveva avvelenato l’uomo violento con cui era stata costretta a unirsi in matrimonio quando aveva solo quindici anni. Il libro di Djafarizad è stato pubblicato in modo indipendente per permettere all’Autore di devolvere il ricavato ai familiari dei prigionieri politici in Iran.

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