Chi appoggia, chi sbuffa e chi contesta Trump su Iran e Soleimani
Reazioni e commenti di capi di Stato e di governo alla mossa di Trump contro l’Iran, mentre Pompeo critica gli europei. L’articolo di Marco Orioles
Reazioni e commenti di capi di Stato e di governo alla mossa di Trump contro l’Iran, mentre Pompeo critica gli europei. L’articolo di Marco Orioles
Perché il braccio di ferro tra Usa e Iran caratterizzerà anche il 2020, sebbene l’esito sia tutt’altro che predestinato. Il Punto di Marco Orioles
L’idea che le cinquanta testate nucleari che gli Usa da decenni stazionano nella base di Incirlik, in Anatolia, vengano trasferite nella base USAF di Aviano, in provincia di Pordenone, ha trovato un autorevole portavoce in seno alle forze armate della superpotenza a stelle e strisce.
“L’Italia in Libia si è messa contro di fatto Arabia Saudita, Egitto, Israele, gli Usa e la Russia. E’ l’ora di intrecciare relazioni solide con Haftar e non solo con Sarraj, sostenuto da Turchia e Qatar”. Parla Carlo Pelanda, analista e docente di geopolitica economica
Le novità sul gasdotto EastMed e il paper del think-tank “Begin-Sadat Center” che invita a riscoprire le virtù del cosiddetto “Asse dell’Antichità” che unisce in una storia millenaria Israele alla Grecia e all’odierna Repubblica di Cipro.
Inaugurata la prima portaerei costruita integralmente in Cina: Shandong è stata realizzata nella provincia di Liaoning dalla Dalian Shipbuilding Industry in sei anni. L’articolo di Marco Orioles
Le bordate di Macron alla Nato? “Lui ritiene che sia possibile fare una Difesa europea senza gli Usa. Questo non solo è impossibile, ma è ridicolo. E non solo…”. L’analisi di Carlo Jean in una conversazione con Marco Orioles per Start
Vi spiego perché in Libano per Hezbollah e il presidente Aoun saranno dolori. L’analisi di Eugenio Dacrema, ricercatore del MENA Center dell’Ispi e già visiting resercher dell’American University di Beirut.
Che cosa pensa lo storico ed economista Giulio Sapelli sull’Ipo di Aramco, il più grande gruppo petrolifero al mondo controllato interamente dal Regno Saudita.
Proteggersi dalle sanzioni Usa e procedere alla “de-dollarizzazione”. Ecco le ragioni delle mosse dei colossi russi dell’energia Rosneft e Novatek. L’articolo di Marco Orioles
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